Progetto educativo 0-3 anni

Nel passaggio da casa a scuola ci sono braccia che lasciano andare, ma ci sono braccia che accolgono, che sostengono il bambino in questo passaggio di mani e di menti.

— R. Bosi

Il nostro obiettivo è quello di sviluppare le potenzialità cognitive, affettive, motorie e sociali, favorire e consolidare l'identità individuale di ogni bambino, di accompagnare il bambino nella conquista del senso di sicurezza, di autonomia e di competenza.

Negli spazi ampi, luminosi ed accoglienti del nostro nido il bambino diventa il protagonista dell'ambiente e di scoperte mediante lo svolgimento di laboratori creativi con l'utilizzo di elementi naturali. Uno spazio esterno è dedicato al gioco libero e ai laboratori di orticultura.

Progettare un coerente lavoro pedagogico per i bambini dell'asilo nido significa programmare una sequenza razionale e consapevole di interventi che tenga conto delle loro potenzialità per promuovere sviluppo ed apprendimento.

Il bambino al nido è un soggetto attivo, è libero da schemi e condizionamenti ed assorbe e imita ciò che l'adulto gli presenta.

Nella vita quotidiana al nido l'educatore svolge un ruolo fondamentale da "regista" che sa mettersi in ascolto, osservare e stimolare dando strumenti appropriati per sperimentare, scoprire ed apprendere. Ogni dinamica che si crea al nido può portare al gioco, alla stimolazione dello sviluppo del singolo individuo e dell'essere sociale.

La vera pedagogia per noi educatrici è l'immagine che noi presentiamo coi nostri comportamenti; le nostre idee si fondono con gli interventi pedagogici attraverso un progetto che diventa un percorso operativo, un itinerario che continua la storia di ogni bambino arricchendo e valorizzando tutte le esperienze familiari ed extra-familiari.

  • Disponiamo di un'area lattanti e un'area divezzi ben distinte per consentire ai più piccoli momenti di riposo e ritmo consoni alla loro età
  • Promozione dell'autonomia del bambino attraverso attività di vita quotidiana per favorire sviluppo e apprendimento
  • Spazio diviso per attività e momenti della giornata: zona nanna, zona pappa, zona gioco, laboratorio creativo, spazio pittura
  • Cortile esterno
  • Impronta e materiali montessoriani per le attività logico-strategiche dei bambini
  • Bilinguismo: percorso di avvicinamento e approccio alla lingua inglese inteso come ascolto, riproduzione e gioco
  • Atelier creativi e psicomotricità
  • Corsi di acquaticità facoltativi

Giornata tipo

La routine e la quotidianità sono fattori fondamentali affinché un bimbo possa trascorrere ore serene e sicure al nido per questo la nostra giornata è sempre strutturata nel seguente modo:

Orario Attività
8.00 - 9.00 Accoglienza e gioco libero
9.00 - 9.30 Momento del bagno per lavare le mani
9.30 - 10.00 Momento della frutta e delle canzoni
10.00 - 10.45 Momento delle attività e giochi educativi
10.45 - 11.30 Momento del bagno per il cambio a gruppi
11.30 Pranzo piccoli
12.00 Pranzo medi e grandi
13.00 - 15.00 Momento della nanna
dalle 15.00 Momento della merenda e organizzazione di giochi

L'ambientamento

Il nido è un ambiente, uno spazio fisico ed emotivo che consente al bambino piccolo di fare esperienze che lo aiutano nella crescita intellettuale e nella crescita emotiva, purché si crei un ambiente positivo e di fiducia.

Perché ciò avvenga è importante che l'inserimento del bambino si svolga gradualmente e che questo nuovo ambiente che lo accoglie sia percepito da lui come in continuità con il suo contesto familiare.

Nel nido il bambino entra a far parte di un sistema sociale allargato, vivendo un'esperienza fortemente evolutiva in grado di produrre veri e propri processi di sviluppo e cambiamento, sia per se stesso che per la propria famiglia. Pertanto l'inserimento è un momento estremamente delicato, un'esperienza coinvolgente che evoca un universo di affetti ed emozioni contrastanti.

Tutti i bambini, ciascuno con modalità diversa, vivono il momento di passaggio fra la situazione domestica (conosciuta e rassicurante) e quella nuova del nido, come una fase di "crisi". L'ansia da separazione si attenua con la ripetizione degli eventi, "scomparsa" della madre con successive "ricomparse". Non è la scomparsa in sé che genera il pianto, ma l'impossibilità di darsi una risposta sul "quando torna".

Alcuni autori (Bowlby, Harlow,) hanno notato che se il bambino viene precocemente integrato in un ambiente allargato e sta con piacere insieme a chi si prende cura di lui, scatta un processo di generalizzazione della figura rassicurante "per cui il piccolo riesce a reagire positivamente anche ad altri volti umani estranei al gruppo di riferimento". Ne consegue che una madre che abitua il figlio all'intercambiabilità delle figure di riferimento ed alla reversibilità costante della sua assenza, contribuisce notevolmente alla maturazione dei processi cognitivi, logici ed affettivi del bambino.

Secondo Piaget, il bambino sviluppa un'idea di "madre" che può essere separata fisicamente da sé, tuttavia è sempre radicata nella sua mente. Questo processo determina una situazione di "Persistenza dell'oggetto", cioè una fase evolutiva nella quale assume una grande importanza non solo la presenza fisica della madre, ma un "contesto materno", cioè buono e rassicurante.

All'interno del nido, il bambino apprende la "circolarità degli eventi" delle routine e con le ripetute esperienze egli diviene consapevole (mediante l'interiorizzazione della costanza dell'oggetto-madre), che pur non vedendola, prima o poi torna. In questo modo il bambino compie alcune semplici operazioni mentali che aumentano le sue capacità di proiezione degli eventi e delle persone nel futuro. Soprattutto riesce a concludere la sequenza circolare presenza-assenza-ritorno.

Spesso sono i genitori ad essere "attaccati" ai figli e la vera ansia da separazione attanaglia più loro che i bambini.

In conclusione se il percorso di inserimento verrà svolto gradualmente, indicando molta attenzione alla rassicurazione e al contenimento delle paure e bisogni del bambino, tutto si evolverà positivamente. Quando il bambino inizia a frequentare il nido, vengono richieste partecipazione e collaborazione di un genitore.

Gli obiettivi che intendiamo quindi raggiungere sono:

  • Accogliere e rassicurare il bambino (che manifesta un bisogno affettivo soprattutto nel momento del distacco dalla figura dal genitore).
  • Ascoltare i bisogni e le emozioni dei bambini.
  • Riconoscimento dell'adulto educatore come altra figura di riferimento.
  • Accettazione ed interazione della presenza fisica degli altri bambini.
  • Riconoscimento degli altri adulti come individui differenziati (ausiliarie e personale di cucina) per rispondere alle proprie esigenze specifiche.
  • Capacità di orientamento nello spazio e di scelta nelle occasioni di gioco.
  • Accettazione delle cure da parte degli adulti di riferimento.
  • Favorire il riconoscimento del suo spazio personale.

Inglese

Esattamente come accade per la lingua materna e per la musica, non insegniamo l'inglese ai bambini, ma nel Paese dei Balocchi tutti i bambini vengono esposti all'ascolto della lingua inglese, attraverso momenti di gioco, di lettura, canto, ed in vari momenti della quotidianità.

Insieme a Rosanna (Cambridge English Advanced) e al bellissimo cagnolino Spot (mother toungue), personaggio simbolico con cui attuiamo una classica strategia per il bilinguismo, impariamo che ci si può esprimere con codici diversi. L'obiettivo è quello di dare ai bambini una conoscenza fonetica e una familiarità con la lingua che consenta loro di riconoscere e usare il vocabolario della propria quotidianità.

Spot non parla italiano e così, quando accompagna Rosanna, si parla solo inglese. I bambini conoscono bene questa modalità: quando c'è Spot, si entra in una dimensione diversa e Rosanna parla, gioca e interagisce con i bambini solo inglese. Spot è un cucciolo e pertanto arriva dai bambini dentro una bella cesta e ogni volta porta con sé meravigliose sorprese: libri, cd con tante canzoni, giochi, flash cards, animaletti di ogni specie, a volte meravigliose merende...

Leggiamo molti libri, talvolta gli stessi che i bambini leggono in italiano con la loro educatrice, ma i libri che solitamente Spot porta con sé sono quelli che raccontano della sua vita con la sua mamma, il suo papà, i suoi amici e di tutti i giochi che ama fare.

Contributi pubblici 2020-2021

Data Ente erogatore Contributo Causale
14/07/2020 AG.ENTRATE € 4.551,00 Fondo perduto Covid
09/02/2021 COMUNE DI MILANO € 4.355,10 Fondo perduto Covid
25/05/2021 AG.ENTRATE € 4.593,00 Fondo perduto Covid
24/06/2021 AG.ENTRATE € 4.593,00 Fondo perduto Covid
24/06/2021 COMUNE DI MILANO € 3.480,43 FSR 2019
24/06/2021 COMUNE DI MILANO € 2.644,80 Covid legato al FSR 2020
23/12/2021 COMUNE DI MILANO € 2.965,17 FSR 2020